2013_11_30 – I ritmi della vita – Roma
Roma – (Appia Park Hotel) – 30/11/2013
I ritmi della vita
Programma del convegno
Scheda di iscrizione
Nel corso saranno trattati:
Il Corso si rivolge a MMG, Specialisti in Cardiologia, Geriatria, Malattie metaboliche e diabetologia, Medicina interna, Ortopedia e traumatologia, Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza.
Razionale scientifico
In questo Convegno dedicato a medici di varie specialità cercheremo di rivelare i ritmi sottesi ad un armonico equilibrio di aspetti emodinamici e metabolici. Una attenzione particolare verrà rivolta al Diabete e alla iperuricemia illustrandone gli aspetti peculiari che ne fanno un vero fattore di rischio indipendente e sottolineando le novità in termini di valore diagnostico con nuovi valori target e nuove possibilità di cura. Passeremo anche a considerare il rischio trombotico e un importante upgrade in termini di intervento farmacologico.
La misurazione corretta della pressione arteriosa è un atto di estrema rilevanza. Ancora oggi gran parte della popolazione ipertesa non è a target. Le evidenze suggeriscono che circa il 75% dei pazienti ipertesi necessitano di una terapia di combinazione per raggiungere il target pressorio e non meno del 15-20% dei pazienti non sono controllati da una doppia associazione e devono pertanto assumere 3 o più molecole antipertensive.
Abbiamo oggi varie classi di farmaci antipertensivi con differenti meccanismi di azione: calcio antagonisti, diuretici, inibitori a vario livello del sistema renina angiotensina. L’importanza di agire sul sistema renina angiotensina offre anche motivo di riflessione su nuovi farmaci quali l’olmesartan. Nella recente letteratura emerge la capacità di questo farmaco di determinare una più pronta e maggiore riduzione dei valori della pressione arteriosa sia nella componente sistolica che diastolica rispetto a molti dei farmaci fino ad oggi utilizzati e l’efficacia su molti pazienti non responders alle altre classi di antipertensivi.
Nel Continuum Cardiovascolare il punto cardine è il dolore toracico che associato a varie patologie cardiache rappresenta una delle più frequenti cause di apprensione da parte dei pazienti e di impiego di risorse nell’emergenza. Verranno messe in evidenza nuovi percorsi diagnostici e terapeutici anche alla luce del recente efficace impiego in questo campo di una nuova molecola: la ranolazina. Farmaci come i betabloccanti sono consigliati con alto grado di evidenza scientifica per la loro capacità di ridurre la frequenza cardiaca nei pazienti ischemici e in quelli con scompenso cardiaco. Utile pensare a strumenti anche nuovi come gli inibitori dei canali If che agiscono più selettivamente sulla frequenza cardiaca.
Tutti conosciamo la gravità del rischio tromboembolico in particolare in pazienti con fibrillazione atriale e la difficoltà nel trattamento con gli anticoagulanti orali tradizionali sottesi ad alchimie di dosaggio in dipendenza di misurazioni frequenti dei parametri della coagulazione. Considereremo le importanti novità terapeutiche che introdotte in nuove strategie di utilizzo potranno rendere più efficace e tollerabile un percorso di prevenzione e cura di eventi trombotici arteriosi e venosi.
In questa giornata verranno considerate malattie cardiovascolari e metaboliche e le relazioni che le correlano. Valuteremo in una rapida carrellata il ruolo dei parametri vitali nelle varie patologie, indicando in modo appropriato le corrette tecniche di misurazione impiegate sia per ottimizzare la diagnosi sia per verificare l’efficacia delle terapie.
Pietro Lentini
Presidente Nazionale ACSA – Onlus
Tommaso Diego Voci
Fondatore e Past President Nazionale ACSA – Onlus