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Figura 1

La terapia diuretica dell’edema

I diuretici possono venire impiegati in svariate condizioni cliniche, tra le quali le più frequenti sono l’edema, gli squilibri idro-elettrolitici (ipo e ipernatremie, iperpotassiemie), gli squilibri acido-base (alcalosi respiratorie), le iper ed ipocalcemie, la paralisi periodica familiare.

In questo scritto ci occuperemo esclusivamente della terapia dell’edema.

 

DEFINIZIONE

L’edema consiste in un accumulo di liquido extracellulare in eccesso rispetto al valore normale, tale da determinare una imbibizione dei tessuti periferici riconoscibile clinicamente, ed un misurabile aumento del peso corporeo.

Malattie psicosomatiche e somatopsichiche nel soggetto anziano

Dalla mente al corpo e dal corpo alla mente

Il doppio binario della malattia e della salute

Introduzione

Che il cervello potesse in vario modo influenzare il corpo e/o ne fosse la spia per talune forme patologiche è nozione da sempre conosciuta e alcuni reperti rupestri mostrano il corpo umano sano o deformato da fiamme interne quasi a dimostrazione che paura, terrore o altro potessero consumare il corpo interiormente. In questa esposizione volutamente non faremo riferimento alla cultura orientale dove i rapporti tra mente e corpo sono molto più intimi di quanto non avvenga in occidente. La cultura occidentale, infatti, è stata fin dai suoi albori influenzata dalla filosofia della Grecia antica che considerava il corpo maschile l’emblema della perfezione e oggi ne abbiamo contezza ammirando i bronzi di Riace o le statue di Fidia.

Platone affermò che il corpo è sema, cioè segno, tomba dell’anima e questa condanna, ereditata poi dal Cristianesimo, influenzò a lungo la storia del pensiero occidentale. «Dicono alcuni che il corpo è séma (segno, tomba) dell’anima, quasi che ella vi sia sepolta durante la vita presente; e ancora, per il fatto che con esso l’anima semaínei (significa) ciò chesemaíne (intende esprimere), anche per questo è stato detto giustamente séma. Però mi sembra assai più probabile che questo nome lo abbiano posto i seguaci di Orfeo; come a dire che l’anima paghi la pena delle colpe che deve pagare, e perciò abbia intorno a sé, affinché sózetai (si conservi, si salvi, sia custodita), questa cintura corporea a immagine di una prigione; e così il corpo, come il nome stesso significa, è séma (custodia) dell’anima finché essa non abbia pagato compiutamente ciò che deve pagare. Né c’è bisogno mutar niente, neppure una lettera». Il filosofo greco considera pertanto l’anima come qualcosa d’incorporeo completamente separato dal corpo e rafforza il suo pensiero affermando che il corpo è un ostacolo e un peso per l’anima, rappresentandone una “tomba” o un “carcere”.

Invecchiamento precoce da progeria

Carlo Conti al Festival di Sanremo 2015 ha invitato sul palco Sammy Basso (figura 1), ragazzo di 19 anni affetto da progeria, cioè di una sindrome da invecchiamento precoce molto rara: in atto sono infatti noti circa 100 casi a livello mondiale. Ma già il 3 dicembre 2006 Maurizio Costanzo aveva intervistato Sammy Basso e i suoi genitori nel corso del “Costanzo show”. Nel 2014 la stampa internazionale ha dato ampia diffusione alla notizia della morte avvenuta a Boston all’età di 17 anni di Sam Berns, altro caso di progeria. Anche nel recente libro ” Il mercante di luce” di Roberto Vecchioni è affrontata, in un’ottica particolare, la tematica progeria: Marco, il protagonista, ha 17 anni ed è ammalato di progeria.

2015_11_26-27-28 – Cardiopolis – Lecce

ACSA-onlus ha il piacere di patrocinare l’evento organizzato da Dott. Francesco Migliari e Dott. Antonio Francesco Amico: Lecce – Grand Hotel Tiziano e dei Congressi Viale Porta d’Europa, snc – Lecce 26-27-28 novembre 2015 Cardiopoplis – Innovazione e futuro in cardiologia Programma (comprensivo di Scheda di Iscrizione e Scheda di...

2015_11_28 – I ritmi della vita – Roma

Roma – Auditorium Ospedale Madre Giuseppina Vannini Via Labico, 74 28 novembre 2015 I ritmi della vita Brochure del convegno (programma) Locandina del convegno Scheda di iscrizione L’evento è inserito nel Programma Nazionale di Formazione Continua in Medicina. ID n. 139421 per il quale saranno assegnati n. 8,5 crediti alla...

2015_11_18-20 PLACE – Platform of Laboratories for Advances in Cardiac Experience – Roma

ACSA-onlus ha il piacere di patrocinare l’evento organizzato da ACE Advances in Cardiac Electrophysiology: PLACE – Platform of Laboratories for Advances in Cardiac Experience 18-20 Novembre 2015 Palazzo Colonna Roma Per informazioni potete scaricare qui il programma definitivo. La partecipazione all’evento è totalmente gratuita ma vincolata alla compilazione della scheda di...

2015_11_5-6 – SIMEU Lazio 2015 – Emergency Medicine

VII Congresso Regionale Simeu LazioOverview in emergency medicine Simposio Simeu NazionaleIL PRONTO SOCCORSO E LA FOLLAAnalisi del sistema e proposte per un Pronto Soccorso accogliente, efficace e sostenibile Roma, 5-6 Novembre 2015 Per informazioni e iscrizioni potete scaricare qui il programma.

La legge 15 marzo 2010 n.38 e il dolore nell’anziano

“Quando il soggetto non è più in grado di comunicare, il dolore da sintomo (ri)diventa segno”

M. Trabucchi 2004

Nel trattare il dolore nella vecchiaia è importante premetterne una definizione, non fosse altro per rendersi conto di come poterlo poi affrontare in un soggetto anziano, che spesso non è più in grado di riferirlo. Di definizioni ne esistono molte. Ne abbiamo privilegiato due in quanto ci sembrano le più vicine all’argomento che vogliamo trattare.Il dolore in termini fisiopatologici secondo Merskey H., (Classification of chronic pain and definition of pain terms. Pain, 3: S1 – S 222, 1986) corrisponde ad una sensazione spiacevole e ad una esperienza emozionale ed affettiva associata a danno dei tessuti o descritto nei termini di tale danno. M. Tiengo nel 1976 definisce il dolore come un fenomeno complesso, un’evenienza eccezionale della nostra vita, che ci obbliga per esprimerlo a mobilitare risorse psichiche, neuronali, valenze culturali e relazionali.

Molte discussioni sono state fatte sulla tipologia, qualità e intensità del dolore in soggetti anziani, affetti o no da demenza. In particolare ci si è soffermati sulla capacità dell’anziano a saperlo “esprimere” correttamente quando è ancora mentalmente indenne, e sulla comprensione di recepire anche quanto e come e in che modo il soggetto con deficit cognitivi possa riferire e verbalizzare l’insulto nocicettivo.