Commento a Prevenzione over 50: come concepire e promuovere un invecchiamento in salute
Si è recentemente svolto a Torino il 1° Congresso Nazionale dal titolo “Prevenzione over 50: come concepire e promuovere un invecchiamento in salute”, promosso dalla Struttura Complessa di Geriatria della Città della Salute e della Scienza di Torino. L’evento, aperto sia ai professionisti della salute che alla popolazione, ha avuto molto successo, grazie al notevole rilievo scientifico delle relazioni e al vivo interesse dimostrato dai cittadini per questo tipo di argomento.
È noto che l’aspettativa di vita è in continuo aumento e che, con l’invecchiamento, aumenta il rischio di sviluppare una o più malattie croniche e compromettere più o meno seriamente non solo il proprio stato di salute ma anche la propria autonomia.
Obiettivo del convegno è stato quello di far conoscere lo stato dell’arte della prevenzione in Italia e fornire ai partecipanti indicazioni utili in merito alle azioni da intraprendere per incentivare programmi di prevenzione e l’adozione di stili di vita salutari, al fine di ritardare l’impatto negativo delle malattie e dell’invecchiamento sulla salute.
I diversi relatori che si sono succeduti hanno parlato di quanto possa essere importante vaccinarsi (Pneumocco, Zoster ed Influenza sono i vaccini proposti nella popolazione over 50), sottoporsi a programmi di screening oncologici (es, mammella e cervice uterina nelle donne, colon-retto in entrambi i sessi), e perseguire uno stile di vita possibilmente basato su corretta alimentazione, abolizione del fumo, attività fisica regolare, mantenimento di relazioni sociali ed affetti, buona qualità del sonno. Anche i sensi devono essere “curati”: vista, udito, pelle e denti dovrebbero essere periodicamente controllati per garantire una migliore qualità di vita, individuale e relazionale, e prevenire la comparsa di malattie sistemiche talvolta molto invalidanti. Da non sottovalutare l’aspetto sessuale, importante anche nell’età più avanzata.
In conclusione, possiamo dire che se riusciamo a mantenere un buono stato di salute generale, possibilmente durante l’intero corso di vita, è maggiore la probabilità di andare incontro a un “healthy aging” e, in caso di malattia, aumenta la probabilità di accesso a terapie o procedure diagnostiche altrimenti non praticabili nelle persone più fragili. La prevenzione, quindi, assume il ruolo non solo di strumento fondamentale per promuovere e conservare lo stato di salute ma anche quello di creare le basi bio-psico-sociali per affrontare al meglio le potenziali malattie.
Vittoria Tibaldi
Responsabile Scientifico dell’evento