Epigenetica e rischio cardiovascolare

di Francesco Martino ed Eliana Martino.

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale conseguenza dell’aterosclerosi, un processo cronico-degenerativo che, come dimostrato da importanti e numerose ricerche, ha le sue origini in età pediatrica, fin dall’età gestazionale. Ogni anno nell’Unione Europea si verificano 1,8 milioni di decessi e si spendono circa 210 miliardi di euro per malattie ed eventi cardiovascolari, che potrebbero essere ridotti dell’80% eliminando i fattori di rischio.

In Italia il tasso di mortalità per MCV è pari a 383 morti ogni 100 mila abitanti (Eurostat, Public health, 2013); ogni anno sono oltre 135 mila gli eventi coronarici acuti (infarti), e circa un terzo di questi ha un esito fatale. È stato evidenziato, inoltre, che chi ha avuto un primo infarto ha maggiori probabilità di rischio di averne un secondo. La possibilità di ricovero, infatti, entro i due anni dal primo evento coronarico acuto, è superiore al 60% dei casi e il 30% di questi è dovuto a una nuova sindrome coronarica acuta.

L’idea che i segni di aterosclerosi e le MCV siano clinicamente rilevanti solo durante l’età adulta e anziana è cambiata negli ultimi anni. Vi è crescente evidenza, infatti, che le malattie cronico degenerative dell’età adulta cominciano a formarsi nelle prime fasi dello sviluppo e della crescita.

Già dagli anni 80 del secolo scorso Barker ipotizzava che le più frequenti patologie dismetaboliche acquisite, tipiche dell’età adulta, sarebbero legate al fenomeno del “fetal programming”: nel caso in cui le capacità dell’unità materno-placentare non soddisfino le richieste del feto, i primitivi adattamenti di questo favorirebbero lo sviluppo di patologie quali l’ipertensione arteriosa, le malattie cardiovascolari e il diabete mellito tipo II (1,2).

Studi sperimentali e in vitro confermano che la crescita fetale è molto vulnerabile, soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza (3-5). Lo sviluppo della vita precoce è criticamente sensibile alla nutrizione inadeguata e ad altri fattori ambientali, portando a mutamenti permanenti nello sviluppo che possono influenzare la salute del nascituro a lungo termine (6). La crescita fetale è un processo complesso che dipende sia dal corredo genetico che dall’ambiente intrauterino. Un adeguato apporto nutritivo durante la gravidanza e l’allattamento è necessario per il normale sviluppo del feto/neonato.

E’ anche noto che l’ambiente, l’alimentazione e lo stile di vita peri-concezionale dei genitori possono creare effetti duraturi sulla salute della prole (7,8).

Fattori ambientali e genetici possono interagire già dall’età gestazionale provocando alterazioni epigenetiche che possono riprogrammare i geni metabolici in utero, dare origine a markers precoci di rischio cardiovascolare nel neonato/bambino e MCV nell’età adulta.

L’epigenetica rappresenta un fenomeno di alterata espressione fenotipica che si ha senza cambiamenti della sequenza nucleotidica; può interessare: la metilazione del DNA, le alterazioni degli istoni e dei microRNA (9).

La metilazione del DNA può essere influenzata dall’alimentazione, in particolare da nutrienti portatori di gruppi metilici come le vitamine e gli aminoacidi.

Gli istoni, ottameri di proteine basiche attorno a cui si avvolge il DNA in doppia elica, nelle code terminali possono andare incontro ad alterazioni enzimatiche.

I microRNA, il cui interesse è andato aumentando negli ultimi anni, sono piccole molecole endogene di RNA non codificante che contengono circa 22 nucleotidi. Sono implicati nell’eziopatogenesi di diverse malattie, soprattutto di quelle cronico-degenerative come l’aterosclerosi e quindi delle MCV (10-12).

Lo stress ossidativo, che si ha nell’eziopatogenesi dell’aterosclerosi, può portare a disfunzione endoteliale con attivazione cellulare sia piastrinica che monocitica e rilascio di sostanze pro-aterogene, pro-infiammatorie, vasocostrittrici e pro-ossidanti (13-15).

Recentemente sono state osservate alterazioni epigenetiche di alcuni microRNA in bambini ipercolesterolemici (16,17)

L’epigenetica è un paradigma chiave della salute riproduttiva. I modulatori epigenetici, attraverso le modificazioni epigenetiche, possono rimodellare la cromatina e dare origine a fenotipi alterati (18).

Il maschio, sottoposto a radiazioni ionizzanti, ad alcool, fumo e diete squilibrate, può andare incontro a modificazioni epigenetiche che alterano la morfo-funzionalità degli spermatozoi con ripercussioni negative sulla fecondazione, sull’embriogenesi, e, dopo la nascita, sul neonato e sull’adulto (19).

Ormai è scientificamente accertato che malattie della madre durante la gravidanza (sovrappeso, obesità e diabete), squilibri nutrizionali e alterati stili di vita (fumo, abuso di alcool, droga ecc.) pre-peri-concezionali, sia materni che paterni, possono dare origine ad un ritardo di crescita intrauterino (IUGR), ad una diminuita età gestazionale, ad un basso peso alla nascita e, infine, ad un’eccessiva crescita di recupero di peso in età precoce (il cosiddetto ‘adiposity rebound’), con sviluppo successivo di obesità, sindrome metabolica e aumento delle probabilità di andare incontro in futuro a malattie e neoplasie del fegato, diabete di tipo 2 e MCV (20-25).

I neonati, soprattutto se pretermine, sono particolarmente vulnerabili allo stress ossidativo perché presentano una produzione accelerata di radicali liberi dell’ossigeno (ROS) e la protezione limitata di antiossidanti, aumentando la suscettibilità alle MCV nelle età successive. La programmazione ossidativa di stress-mediato può agire direttamente attraverso la regolazione epigenetica del gene.

Lo stress ossidativo e gli squilibri nutrizionali sono considerati meccanismi importanti della programmazione e dello sviluppo di malattie cardiovascolari, che si manifestano dopo un lungo periodo asintomatico (26,27).

Recentemente è stato dimostrato che l’espressione di miR-155, miR-181a e miR-221 differisce nei bambini nati da donne obese rispetto ai bambini nati da donne di peso normale. I cambiamenti nell’espressione dei microRNA potrebbero partecipare alla programmazione epigenetica fetale dei disturbi metabolici nei bambini nati da donne obese (28).

Tra l’altro i nati da genitori obesi presentano alterata metilazione del DNA rispetto ai bambini nati da genitori normopeso. Lo stile di vita pre-concezionale dei genitori può causare, durante la gametogenesi e lo sviluppo precoce, effetti epigenetici transgenerazionali (29).

Un altro studio sperimentale, condotto su ratti, ha dimostrato che la dieta ricca in grassi e l’obesità della madre durante la gravidanza provocano alterazioni della metilazione del DNA e del microbioma intestinale predisponendo la prole all’infiammazione epatica e alla fibrogenesi che contribuiscono alla patogenesi della steatosi epatica non alcolica (NASH) (30).

È recente l’interesse per la nutrigenomica, il microbioma intestinale e l’epigenomica, la cui interazione, nel tempo, può dare origine a rischio cardiovascolare, attraverso metilazione e modificazioni epigenetiche, e alterazioni del metaboloma, lipidoma e proteoma (31).

Infatti i fattori di rischio gestazionali (aumento di peso, BMI, dieta, farmaci) influenzano il microbiota intestinale materno, con ripercussioni sul feto che, anche dopo la nascita, attraverso l’allattamento al seno, può subire ulteriori modifiche del suo microbioma. Si possono così porre le basi per la formazione, in futuro, di malattie metaboliche e autoimmuni (32).

L’interrelazione tra nutrizione materna e neonatale, microbiota intestinale ed epigenetica avviene durante i primi 1.000 giorni di vita (33).

L’alimentazione materna, pertanto, può influenzare lo stato epigenetico del genoma fetale che può persistere nell’età adulta. È stato inoltre dimostrato che una dieta a basso contenuto proteico è associata ad alterata metilazione prenatale del DNA dei geni coinvolti nel metabolismo dei lipidi (34,35).

L’ipercolesterolemia in gravidanza influenza il programming in utero e aumenta la suscettibilità all’aterosclerosi nelle età successive (36). Durante le prime fasi della gravidanza, l’ipercolesterolemia materna può dare origine a ipercolesterolemia, perossidazione lipidica e alterazioni dei geni aterogeni nel plasma fetale favorendo la formazione di lesioni aterosclerotiche primordiali a livello delle arterie del feto a causa dell’aumentato stress ossidativo (37).

E’ recente uno studio sperimentale condotto su ratti che dimostra come il diabete materno e l’iperglicemia fetale diano origine a diminuita sintesi di NO (NOS3) e ad inibizione di Notch 1, gene implicato nello sviluppo di numerose cellule e tessuti cardiaci, per cui si ha un alterato sviluppo del cuore e la formazione di cardiopatie congenite (38). L’iperglicemia fetale, associata al diabete materno, aumenta di 5 volte il rischio di MCV. Il diabete materno può influenzare l’espressione di geni critici di sviluppo cardiaco attraverso meccanismi epigenetici, suggerendo che i fattori ambientali possono agire in una popolazione geneticamente sensibilizzata (39,40).

L’esposizione alla caffeina durante l’embriogenesi inibisce l’espressione di enzimi chiave della metilazione del DNA e porta ad alterazioni cardiache morfo-funzionali come la cardiomiopatia ipertrofica e la cardiomiopatia dilatativa (41). In gravidanza l’assunzione di caffeina deve essere < 200 mg/die cioè due tazzine (il contenuto di caffeina/tazzina è ~ 85mg).

Diversi studi hanno dimostrato che un maggior consumo di sale può provocare alterazioni epigenetiche come il deficit di LSD1, una demetilasi istonica che si associa a vasocostrizione vasale, alterato rilascio di NO e ipertensione arteriosa (42).

Recentemente è stato anche dimostrato che l’eccessivo consumo di sale può promuovere l’autoimmunità indotta dalla demitilazione del DNA (43).

Il fumo in gravidanza e durante l’allattamento può provocare modificazioni epigenetiche con alterazioni organiche (riduzione dei nefroni), endocrine (obesità, diabete) e metaboliche (riduzione HDL colesterolo) (44-46).

Bambini nati da madri fumatrici, all’età di 5 anni mostrano aumento dell’ispessimento medio-intimale carotideo e riduzione della flussimetria mediata (indici subclinici di aterosclerosi) (47); danni questi che si possono avere anche con il fumo di terza mano (48).

Come tutti i fattori di rischio cardiovascolare fin qui trattati anche l’esposizione ad inquinanti ambientali (metalli pesanti, quali nichel, cadmio e arsenico e radiazioni ionizzanti o raggi ultravioletti), può dare origine a disfunzione endoteliale con alterazione della permeabilità, adesione e migrazione sotto-endoteliale leucocitaria e successiva formazione di cellule schiumose, primum movens dell’evoluzione aterosclerotica. Gli inquinanti ambientali possono avere effetti obesogeni, dare origine a ipometilazione del DNA, aumentare la rigidità carotidea e alterare l’espressione dei mir 222 implicati nell’infiammazione vasale (49-53).

 

Conclusioni

Le MCV hanno origine in età pediatrica.

Le modificazioni epigenetiche si possono avere già dall’età gestazionale.

È necessario promuovere e diffondere corrette abitudini di vita ed alimentari che possono avere ripercussioni positive sull’epigenetica.

La dieta mediterranea, prototipo di una sana alimentazione, ha effetti positivi sul diabete tipo 2 e sulla sindrome metabolica (54), che è più frequente nei bambini che hanno scarsa aderenza alla dieta mediterranea e all’attività fisica (55)

Lavori recenti hanno dimostrato che la dieta mediterranea può esercitare un benefico effetto sulla salute con la sua azione antiinfiammatoria mediata da meccanismi epigenetici (56). Ci sono forti prove che i cambiamenti epigenetici durante lo sviluppo fetale sono fattori chiave nella formazione della Sindrome Metabolica. Questi cambiamenti sono indotti dalla nutrizione materna, che influenza l’ambiente intra-uterino (57).

L’epigenetica svolge un ruolo importante nella regolazione del rischio cardiovascolare in età pediatrica.

 

I microRNA rappresentano utili biomarkers per identificare i bambini a rischio ed eventualmente sviluppare terapie innovative e interventi nutrizionali specifici per le MCV.

Studi clinici in fase 1 dimostrano che i microRNA possono costituire nuovi approcci terapeutici per il trattamento dell’ipercolesterolemia familiare (58,59).

 


 

BIBLIOGRAFIA

 

1- Barker DJ, Osmond C. Infant mortality, childhood nutrition, and ischaemic heart disease in England and Wales.

Lancet. 1986; 1:1077–1081.

 

2- Barker DJP. Fetal origins of coronary heart disease.

BMJ 1995; 311: 171-174.

 

3- Barker DJP. Programming the baby. Mothers, babies and healt in later life. Edinburgh: Churchill Livingstone, 1998 : 13-42

 

4- Barker DJ. The developmental origins of adult disease.

Journal of the American College of Nutrition. 2004; 23(6 Suppl):588s–595s.

 

5- Hales CN, Barker DJ. The thrifty phenotype hypothesis. British

medical bulletin. 2001; 60:5–20.

 

6- Wadhwa, P.D.; Buss, C.; Entringer, S.; Swanson, J.M.

Developmental origins of health and disease: Brief history of the approach and current focus on epigenetic mechanisms.

Semin. Reprod. Med. 2009, 27, 358–368.

 

7- Liborio Stuppia, Marica Franzago, Patrizia Ballerini, Valentina

Gatta and Ivana Antonucci.

Epigenetics and male reproduction: the consequences of paternal lifestyle on fertility, embryo development, and children lifetime health.

Clinical Epigenetics (2015) 7:120

 

8- Lucetta Capra, Giovanna Tezza, Federica Mazzei and Attilio L Boner.

The origins of health and disease: the influence of maternal diseases and lifestyle during gestation.

Italian Journal of Pediatrics 2013, 39:7

 

9- Laurent Metzinger, Stefano de Franciscis, and Raffaele Serra.

The Management of Cardiovascular Risk through Epigenetic Biomarkers.

BioMed Research International Volume 2017, Article ID

9158572, 6 pages.

 

10- Hui Tao, Jing-Jing Yang  & Kai-Hu Shi.

Non-coding RNAs as direct and indirect modulators of epigenetic mechanism regulation of cardiac fibrosis

Expert Opin Ther Targets. 2015;19(5):707-16.

 

11- Wu-Jun Chen, Min Zhang, Guo-Jun Zhao, Yuchang Fu, Da-Wei Zhang, Hai-Bo Zhu, Chao-Ke Tang.

MicroRNA-33 in atherosclerosis etiology and pathophysiology

Atherosclerosis 227 (2013) 201e208.

 

12- Xinyu Liu and Shixue Liu

Role of microRNAs in the pathogenesis of diabetic cardiomyopathy (Review)

Biomedical Reports 2017; 6: 140-145.

 

13- Francesco Martino, Lorenzo Loffredo, Roberto Carnevale,

Valerio Sanguigni, Eliana Martino, Elisa Catasca, Cristina Zanoni, Pasquale Pignatelli, Francesco Violi.

Oxidative Stress Is Associated With Arterial Dysfunction and Enhanced Intima-Media Thickness in Children With Hypercholesterolemia: The Potential Role of Nicotinamide-Adenine Dinucleotide Phosphate Oxidase.

Pediatrics 2008;122: e648–e655.

 

14-Martino F, Pignatelli P, Martino E, Morrone F, Carnevale R, Di Santo S, Buchetti B, Loffredo L, Violi F.

Early increase of oxidative stress and soluble CD40L in Children with hypercholesterolemia.

J Am Coll Cardiol. 2007 May 15;49(19):1974-81.

 

15-Pignatelli P, Loffredo L, Martino F, Catasca E, Carnevale R, Zanoni C, Del Ben M, Antonini R, Basili S, Violi F.

Myeloperoxidase overexpression in children with hypercholesterolemia.

Atherosclerosis. 2009; 205: 239-243

 

16- Francesco Martino, Fabrizio Carlomosti, Daniele Avitabile, Luca Persico, Mario Picozza, Francesco Barillà, Marcello Arca, Anna Montali, Eliana Martino, Cristina Zanoni, Sandro Parrotto and Alessandra Magenta

Circulating miR-33a and miR-33b are up-regulated in familial hypercholesterolaemia in paediatric age

Cinical Science 2015 Dec;129(11):963-72

 

17- Marco D’Agostino1, Francesco Martino2, Sara Sileno, Francesco Barillà, Sara Beji, Lorenza Marchetti, Fabio Maria Gangi, Luca Persico, Mario Picozza, Anna Montali, Eliana Martino, Cristina Zanoni, Daniele Avitabile, Sandro Parrotto, Maurizio Colognesi Capogrossi and Alessandra Magenta.

Circulating miR-200c is up-regulated in paediatric patients with familial hypercholesterolaemia and correlates with miR 33a/b levels: implication of a ZEB1-dependent mechanism

Clinical Science 2017 Sep 8;131(18):2397-2408

 

18- Neha Bunkar, Neelam Pathak, Nirmal Kumar Lohiya, Pradyumna Kumar Mishra.

Epigenetics: A key paradigm in reproductive health.

Clin Exp Reprod Med 2016;43(2):59-81.

 

19- Liborio Stuppia, Marica Franzago, Patrizia Ballerini, Valentina Gatta and Ivana Antonucci.

Epigenetics and male reproduction: the consequences of paternal lifestyle on fertility, embryo development, and children lifetime health.

Clinical Epigenetics (2015) 7:120.

 

20- DJ Lemas, JT Brinton, ALB Shapiro, DH Glueck, JE Friedman

and D Dabelea.

Associations of maternal weight status prior and during

pregnancy with neonatal cardiometabolic markers at birth: the Healthy Start study.

International Journal of Obesity (2015) 39, 1437–1442

 

21- Kaarin Mäkikallio, Jyotsna Shah, Cameron Slorach, Hong Qin, John Kingdo, Sarah Keating Ed Kelly, Cedric Manlhiot, Andrew Redington, Edgar Jaeggi.

Fetal growth restriction and cardiovascular outcome in early human infancy: a prospective longitudinal study.

Heart and Vessels 2016;31:1504–151

 

22- Caroline HD Fall.Fetal Programming and the Risk of Non-communicable Disease Indian J Pediatr. 2013 March;

80(01): S13–S20.

 

23- Vincent W V Jaddoe, Layla L de Jonge, Albert Hofman, Oscar H Franco, Eric A P Steegers, Romy Gaillard.

First trimester fetal growth restriction and cardiovascular risk factors in school age children: population based cohort study

BMJ 2014;348: g14.

 

24- Hagström H, Tynelius P, Rasmussen F.

High BMI in late adolescence predicts future severe liver disease and hepatocellular carcinoma: a national, population- based cohort study in 1.2 million men.

Gut. 2017 Mar 20. doi: 10.1136/gutjnl-2016-313622

 

25- Anna M. Diehl, and Christopher Day.

Cause, Pathogenesis, and Treatment of Nonalcoholic Steatohepatitis

N Engl J Med 2017;377: 2063-72.

 

26- You-Lin Tain and Chien-Ning Hsu.

Interplay between Oxidative Stress and Nutrient Sensing Signaling in the Developmental Origins of Cardiovascular Disease.

Int. J. Mol. Sci. 2017, 18, 841.

 

27- Angela C Estampador and Paul W Franks

Genetic and epigenetic catalysts in early-life programming of adult cardiometabolic disorders. Diabetes,Metabolic Syndrome:Targets and Therapy

2014:575-586.

 

28- A. Méndez-Mancilla, V. Lima-Rogel, J. C. Toro-Ortíz, F.

Escalante-Padrón, A. E. Monsiváis-Urenda, D. E. Noyola, M. Salgado.

Differential expression profiles of circulating microRNAs in newborns associated to maternal pregestational overweight and obesity.

Pediatr Obes. 2017 Oct 17. doi: 10.1111/ijpo.12247.

 

29- A Soubry, SK Murphy, F Wang, Z Huang, AC Vidal, BF Fuemmeler, J Kurtzberg, A Murtha, RL Jirtle, JM Schildkraut and C Hoyo.

Newborns of obese parents have altered DNA methylation patterns at imprinted genes

International Journal of Obesity (2015) 39, 650–657.

 

30- Umesh D. Wankhade, Ying Zhong, Ping Kang, Maria Alfaro, Sree V. Chintapalli, Keshari M. Thakali, Kartik Shankar.

Enhanced offspring predisposition to steatohepatitis with maternal high-fat diet is associated with epigenetic and microbiome alterations.

PLOS ONE https://doi.org/10.1371/journal.pone.0175675 April 17, 2017.

 

31- Ferguson JF, Allayee H, Gerszten RE, Ideraabdullah F, Kris-Etherton PM, Ordovás JM, Rimm EB, Wang TJ, Bennett BJ;

Nutrigenomics, the Microbiome, and Gene Environment Interactions: New Directions in Cardiovascular Disease Research, Prevention, and Treatment: A Scientific Statement From the American Heart Association.

Circ Cardiovasc Genet. 2016;9:291–313.

 

32- Christopher M Mulligan and Jacob E Friedman.

Maternal modifiers of the infant gut microbiota: metabolic Consequences.

Journal of Endocrinology (2017) 235, R1–R12.

 

33- Flavia Indrio, Silvia Martini, Ruggiero Francavilla, Luigi Corvaglia, Fernanda Cristofori, Salvatore Andrea Mastrolia, Josef Neu, Samuli Rautava, Giovanna Russo Spena, Francesco Raimondi and Giuseppe Loverro.

Epigenetic Matters: The Link between early Nutrition, Microbiome, and Long-term Health Development.

Frontiers in Pediatrics August 2017 | Volume 5 | Article 178.

 

34- Francesco Martino, Alessandra Magenta, Giuseppe Pannarale, Eliana Martino, Cristina Zanoni, Francesco M. Perla, Paolo E. Puddu and Francesco Barillà.

Epigenetics and cardiovascular risk in childhood.

J Cardiovasc Med 2016, 17:000–000

 

35- Harris A, Seckl J.

Glucocorticoids, prenatal stress and the programming of disease.

Horm Behav 2011; 59:279–289.

 

36- Wulf Palinsk and Claudio Napoli.

The fetal origins of atherosclerosis: maternal hypercholesterolemia, and cholesterol-lowering or antioxidant treatment during pregnancy influence in utero programming and postnatal susceptibility to atherogenesis.

FASEB J. 2002; 16:1348–1360.

 

37- Napoli, C., D’ Armiento, F. P., Mancini, F. P., Witztum, J. L., Palumbo, G., and Palinski, W.

Fatty streak formation occurs in human fetal aortas and is greatly enhanced by maternal hypercholesterolemia: intimal accumulation of LDL and its oxidation precede monocyte recruitment into early atherosclerotic lesions.

J. Clin. Invest. 1997; 100:2680–2690.

 

38- Madhumita Basu, Jun-Yi Zhu, Stephanie LaHaye, Uddalak Majumdar, Kai Jiao, Zhe Han, and Vidu Garg.

Epigenetic mechanisms underlying maternal diabetes associated risk of congenital heart disease

JCI Insight. 2017;2(20):e95085.

 

39- Jan Hendrick van Weerd1, Kazuko Koshiba-Takeuchi, Chulan Kwon, and Jun K. Takeuchi.

Epigenetic factors and cardiac development.

Cardiovascular Research (2011) 91, 203–211.

 

40- Jaenisch R, Bird A.

Epigenetic regulation of gene expression: how the genome integrates intrinsic and environmental signals.

Nat Genet. 2003 Mar;33 Suppl:245-54.

 

41- Scott A. Rivkees, Christopher C. Wendler.

Long-term consequences of disrupting adenosine signaling During embryonic development.

Molecular Aspects of Medicine xxx (2017) 1e8.

 

42- Luminita H. Pojoga, Jonathan S. Williams, Tham M. Yao, Abhinav Kumar, Joseph D. Raffetto, Graciliano R. A. do Nascimento, Ossama M. Reslan, Gail K. Adler, Gordon H. Williams, Yujiang Shi, and Raouf A. Khalil.

Histone demethylase LSD1 deficiency during high-salt diet is associated with enhanced vascular contraction, altered NO- cGMP relaxation pathway, and hypertension

Am J Physiol Heart Circ Physiol 301:H1862-H1871, 2011.

 

43- Haijing Wu1, Xin Huang1, Hong Qiu1, Ming Zhao, Wei Liao, Shuguang Yuan, Yubing Xie, Yong Dai, Christopher Chang, Akihiko Yoshimura6 & Qianjin Lu.

High salt promotes autoimmunity by TET2-induced DNA demethylation and driving the differentiation of Tfh cells.

Sci Rep.2016 Jun 21; 6:28065

 

 

44- Chung-Ming Chen, Hsiu-Chu Chou & Liang-Ti Huang.

Maternal nicotine exposure during gestation and lactation induces kidney injury and fibrosis in rat offspring.

Pediatric Research (2014) 77, 56–63 (2015).

 

45- Julian G. Ayer, Elena Belousova, Jason A. Harmer, Clementine David, Guy B. Marks, and David S. Celermajer.

Maternal cigarette smoking is associated with reduced high- density lipoprotein cholesterol in healthy 8-year-old children

European Heart Journal (2011) 32, 2446–2453

 

46- Mattsson K, Jönsson I, Malmqvist E, Larsson HE, Rylander L

Maternal smoking during pregnancy and offspring type 1 diabetes mellitus risk: accounting for HLA haplotype.

Eur J Epidemiol. 2015 Mar;30(3):231-8.

 

47- Caroline C. Geerts, MSc,a Michiel L. Bots, Cornelis K. van der Ent, Diederick E. Grobbee, FESC, and Cuno S. P. M. Uiterwaal.

Parental Smoking and Vascular Damage in Their 5-year-old Children.

Pediatrics. 2012 Jan;129(1):45-54

 

48- Geetha Raghuveer, David A. White, Laura L. Hayman, Jessica G. Woo, Juan Villafane, David Celermajer, Kenneth D. Ward, Sarah D. de Ferranti, and Justin Zachariah.

Cardiovascular Consequences of Childhood Second Hand Tobacco Smoke Exposure.

Circulation. 2016 October 18; 134(16): e336–e359.

 

49- Andrea Baccarelli and Sanjukta Ghosh

Environmental Exposures, Epigenetics and Cardiovascular Disease.

Curr Opin Clin Nutr Metab Care. 2012 July; 15(4): 323–329.

 

50- R. McConnell, F.D. Gilliland, M. Goran, H. Allayee, A. Hricko and S. Mittelman.

Does near-roadway air pollution contribute to  childhood obesity?

Pediatric Obesity 2015;11: 1–3

 

51- Martina Barchitta, Annalisa Quattrocchi, Andrea Maugeri, Germana Barone, Paolo Mazzoleni, Alfio Catalfo, Guido De Guidi, Maria Iemmolo, Nunzio Crimi, Antonella Agodi.

Integrated approach of nutritional and molecular epidemiology, mineralogical and chemical pollutant characterisation: the protocol of a cross-sectional study in women.

BMJ Open. 2017 Apr 4;7(4):e014756.

 

52- Carrie V. Breton, Wendy J. Mack, Jin Yao, Kiros Berhane, Milena Amadeus, Fred Lurmann, Frank Gilliland, Rob McConnell, Howard N. Hodis, Nino Künzli, Ed Avo.

Prenatal Air Pollution Exposure and Early Cardiovascular Phenotypes in Young Adults.

PLOS ONE | DOI:10.1371/journal.pone.0150825 March 7, 2016.

 

53- Annette Vriens, Tim S. Nawrot, Nelly D. Saenen, Eline B. Provost1, Michal Kicinski, Wouter Lefebvre, Charlotte Vanpoucke, Jan Van Deun, Olivier De Wever, Karen Vrijens Patrick De Boever and Michelle Plusquin.

Recent exposure to ultrafine particles in school children alters miR-222 expression in the extracellular fraction of saliva

Environmental Health (2016) 15:80.

 

54- Jordi Salas-Salvado, Marta Guasch-Ferre, Chih-Hao Lee, Ramon Estruch, Clary B Clish and Emilio Ros.

Protective Effects of the Mediterranean Diet on Type 2 Diabetes and Metabolic Syndrome1–3

J Nutr 2016. Mar 9. pii: jn218487.

 

55- Francesco Martino, Paolo Emilio Puddu, Feliciana Lamacchia, Chiara Colantoni, Cristina Zanoni, Francesco Barillà, Eliana Martino, Francesco Angelico.

Mediterranean diet and physical activity impact on metabolic Syndrome among children and adolescents from Southern Italy: Contribution from the Calabrian Sierras Community Study (CSCS).

International Journal of Cardiology 225 (2016) 284–288.

 

56- A. Arpón & J. I. Riezu-Boj & F. I. Milagro & C. Razquin3 & M. A. Martínez-González, & D. Corella, & R. Estruch, & R. Casas, & M. Fitó, & E. Ros, & J. Salas-Salvadó, & J. A. Martínez.

Adherence to Mediterranean diet is associated with methylation changes in inflammation-related genes in peripheral blood cells.

J Physiol Biochem. 2016 Aug;73(3):445-455

 

57- Lorite Mingot D, Gesteiro E, Bastida S, Sánchez-Muniz FJ

Epigenetic effects of the pregnancy Mediterranean diet adherence on the offspring metabolic syndrome markers.

J Physiol Biochem. 2017 Nov;73(4):495-510.

 

58- Amir Abbas Momtazi, Maciej Banach, Matteo Pirro, Evan A. Stein, Amirhossein Sahebkar.

MicroRNAs: New Therapeutic Targets for Familial Hypercholesterolemia?

Clinic Rev Allerg Immunol: May 2017 DOI 10.1007/s12016-017-8611-x

 

59- Kevin Fitzgerald, Suellen White, Anna Borodovsky, Brian R. Bettencourt, Andrew Strahs, Valerie Clausen, Peter Wijngaard, Jay D. Horton, Jorg Taubel, Ashley Brooks, Chamikara Fernando, Robert S. Kauffman, David Kallend, Akshay

Vaishnaw, and Amy Simon. A Highly Durable RNAi Therapeutic Inhibitor of

PCSK9 N Engl J Med 2017;376:41-51

 

 

Francesco Martino, Eliana Martino

Dipartimento di Pediatria e
Neuropsichiatria Infantile
Cardiologia Pediatrica

Policlinico Umberto I
“Sapienza” Università di Roma

Potrebbero interessarti anche...

×