Evoluzione tecnologica di una rivista scientifica e crisi economica

In un contesto di scarse risorse, quale quello attuale e secondario alla crisi finanziaria globale, è fondamentale e opportuno che la ripartizione di tali risorse tenga in debito conto l’opportunità e la possibilità che gli operatori siano messi in condizione di poter svolgere le medesime procedure e attività di un recente passato. La crisi finanziaria rischia di spazzare via alcuni periodici o riviste scientifiche di nicchia che avevano svolto fino a quel momento una ragguardevole funzione di acculturamento nel loro specifico campo operativo e pensavano di poterlo fare ancora in futuro.

D’altronde, è noto che il ruolo delle riviste scientifiche ha subito una marcata evoluzione nel tempo, da esclusivo mezzo di diffusione della conoscenza, a preciso strumento di certificazione della qualità di ricerca a tribuna di confronto e discussione tra specialisti appartenenti spesso a differenti discipline.  Esther Duflo nel suo editoriale su AEJ Applied Economics, gennaio 2009, scrisse “Papers are generally accessible and circulated long before they are published”.

In una fase storica dell’editoria, dove bisogna navigare tra tradizione e innovazione tecnologica,  ACSA Magazine, nata come rivista di “approccio clinico multidisciplinare”, ha svolto, fin dal suo primo numero, una lodevole funzione di amalgama tra discipline diverse, fornendo agli specialisti motivi di riflessione, di arricchimento culturale e un  vasto panel di discussione. La rivista si trova, attualmente, a dover affrontare una situazione di difficoltà economica e ha ritenuto di superare tali difficoltà proiettandosi anche nel mondo affascinante dell’Internet publishing. È certamente una scommessa e una prova di coraggio che l’editore e il gruppo dirigenziale della rivista  hanno voluto affrontare.

Sulla liceità normativa dell’iniziativa  non possono esserci dubbi di sorta.
Oggi,  l’editoria elettronica e digitale è considerarta a pieno titolo parte integrante del sistema di comunicazione e, nello specifico, l’editoria on line rientra in toto nella più ampia categoria della editoria digitale. L’articolo 21 della Costituzione Italiana parla chiaro, quando recita che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero  con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”
La legge n. 62 del 7 marzo 2001 “Nuove norme sull’editoria e sui prodotti editoriali, che modifica la legge n. 416/81 e la legge n. 47/48 all’articolo 1 recita “per prodotto editoriale si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici”.

Siamo indubbiamente entrati in un mondo nuovo, affasciante e coinvolgente,quello telematico, che sta rivoluzionando  i modi di comunicare, determinando una radicale trasformazione della società, definita ormai “la società dell’informazione globale”.  L’importanza sociale  delle reti telematiche rappresenta ormai il “sesto potere” (il quarto e il quinto erano, tra i media, la stampa e la televisione) con facilitazione  e moltiplicazione dei canali e delle metodologie comunicative,  basti pensare a praticità, accessibilità ed economicità della posta elettronica, alla video-comunicazione, allo studio a distanza (e-learning), alla possibilità di poter lavorare nel proprio domicilio, alla pubblicazione del libro visivo e parlato.

Peter Drucker ne “La Terza Rivoluzione Industriale” scrive che “la rivoluzione informatica è paragonabile a quella industriale del primo Ottocento. E Internet è paragonabile alle ferrovie: come accadde con lo sviluppo dei trasporti su rotaia un secolo e mezzo fa, la rete darà un’enorme spinta ai commerci. Le ferrovie ridussero le distanze tra i mercati, Internet le annullerà
L’avvocato A. del  Ninno scrive che “la  pubblicazione on line è definita come l’insieme di testi, immagini, documenti, materiali, file audio, file visivi nei loro formati elettronici, pubblicati e resi disponibili sulla rete Internet”. L’autore aggiunge che “il sostantivo pubblicazione – fino a prima dell’avvento di Internet – era usato in modo a volte improprio, quasi come sinonimo  di testo cartaceo. A ben riflettere, la rete ha restituito al vocabolo la sua dimensione semantica originaria, quella del rendere pubblico, del diffondere al pubblico, ciò che il Web e le autostrade dell’informazione riescono oggi a fare su scala globale e con un’efficacia inimmaginabile anche in un recente passato”.

Oggi, l’editore nell’ambito dell’Internet publishing può scegliere tra diverse opzioni e modelli di business, quali ad esempio:
1.    il modello di business content – based che prevede il pagamento da parte degli utenti;
2.    il modello di business advertising – based che prevede la vendità di pubblicità per finanziare la produzione di contenuto gratuito;
3.    il modello misto.
È ovvio che in un mondo così variegato sorgano competitività spesso turbolente al punto che sono stati creati ulteriori modelli di business (multirevenue, portal, mind.merchant, ecc.) per cercare, quanto meno, di calmare e raffreddare il mercato.
La nostra nuova impresa parte dalla considerazione che i nostri lettori non comprano ma guardano gratis (si è scelto infatti il modello business advertising – based), con l’intento, fra l’altro, di attivare un forum di continuo e proficuo rapporto e confronto tra il lettore e  gli autori dei singoli articoli, ripristinando e rinforzando, in tal modo, il DNA originale della rivista, cioè la sua multidisciplinarietà.

Siamo certi che questa sia  la strada giusta da percorrere. L’obiettivo del Presidente, del Consiglio Direttivo, dell’Editore e dello staff dirigenziale della Rivista, uniti tutti nell’entusiasmo e nella volontà organizzativa, cercherà di rendere la Rivista stessa, in questa sua nuova e moderna proposizione, un prodotto sempre più  intrigante, leggibile, interessante e utile al medico nel suo quotidiano operare.

Carmine Macchione
Direttore Scientifico ACSA Magazine,
già professore di Geriatria e Gerontologia dell’Università di Torino

 

Bibliografia

Dalla rete
http/www.difesadell’informazione.com/leggi_e provvedimenti. Legge 8 febbraio 1948 n.47. Legge sulla stampa
http/www.ediland.it/new/interna.asp? Tra tradizionee innovazione: l’industria dei quotidiana si prepara al futuro
http/www.governo.it/Governo/Costituzione/principi.html
http/www.libroparlatolions.it L’innovazione teconologia
http/www.studiocelentano.it “ Editoria on line: una nuova soluzione
http/www.tonucci.it del Ninno Alessandro. Il regime giuridico delle pubblicazioni on line

 


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