Il primo soccorso va a Scuola grazie alla Calabria

In classe si potrà insegnare a salvare persone: la norma con i decreti attuativi è stata inserita nella riforma. Pieno successo dell’onlus “Un messaggio per la vita” presieduta da Enzo Natale

Ma, alla fine, utile a rendere più moderna e funzionale l’offerta formativa per milioni di studenti italiani. Il cosiddetto “decreto Buona scuola” che, a luglio, è stato tramutato in legge, ha trovato la sua piena attuazione con l’approvazione dei Decreti Attuativi. Ha portato con sé anche diversi elementi estremamente positivi. La battaglia intrapresa nel 2005 dalla Faculty dell’onlus “Un messaggio per la vita”, presieduta dal dottore Enzo Natale – primario del reparto di Medicina d’Urgenza e Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia – ha infatti trovato l’epilogo migliore che si potesse immaginare: nel decreto è stata inclusa la possibilità, facoltativa, di introdurre nelle scuole italiane l’insegnamento delle tecniche di primo soccorso. Agli studenti, cioè, verrà insegnato a praticare un massaggio cardiaco e ad effettuare con determinazione le corrette e tempestive manovre sanitarie che consentano, anche in regime di emergenza, di salvare vite umane. È proprio nella primissima fase in cui si presenta una patologia traumatica che si gioca la sfida della vita: il tempo in cui viene effettuato un massaggio cardiaco innalza di molto la possibilità di assicurare la sopravvivenza di un paziente (almeno il 30 per cento in più!). Ecco perché la battaglia decennale intrapresa e vinta dall’associazione che il dottore Natale presiede insieme al professor Mario Balzanelli merita la massima considerazione e condivisione.

La Calabria, in questa partita, ha giocato un ruolo assolutamente determinante: perché la legge di iniziativa popolare arrivasse alla conclusione sperata aveva necessità del supporto dei cittadini. Ebbene: oltre 25mila firme sono state raccolte nella nostra regione a fronte di un totale di 93mila. Cioè: su un tema così delicato, la Calabria da sola ha ottenuto un terzo delle adesioni a livello nazionale. Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno condotto in questi anni dalla Simeu, la Società italiana della Medicina di Emergenza Urgenza di cui Natale è Consigliere Nazionale. Ogni anno, infatti, in occasione delle iniziative di aggiornamento e divulgazione scientifica delle nuove tecniche di sopravvivenza, sono state avviate compagne per la raccolta firme proprio tra coloro i quali – medici e infermieri professionali – vivono a stretto contatto con le asperità legate al sistema dell’assistenza primaria.

E proprio in questi giorni i, a Vibo Valentia, in occasione delle iniziative Simeu che per l’ennesima volta richiama in Calabria le migliori professionalità italiane del campo, «Poche, ma precise manovre di primo soccorso, ovvero due mani sul torace che comprimono ininterrottamente e con forza il torace di un paziente in arresto cardiaco, possono salvare una vita – ha spiegato il dottore Natale –. L’educazione sanitaria da questo punto di vista è cruciale, se consideriamo che in Italia almeno 60mila persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, di genesi spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore. Altri 23mila italiani, sempre ogni anno, muoiono improvvisamente a causa di un trauma inatteso che si verifica negli ambienti di vita e di lavoro e altri 65mila per gli stessi motivi riportano invalidità gravi permanenti. È per questo motivo che il risultato raggiunto ci inorgoglisce. Al Senato abbiamo ricevuto i complimenti dai ministri Lorenzi e Giannini: è la prima volta che una proposta popolare diventa legge. I decreti attuativi sono ormai pronti. Dal prossimo anno scolastico, così, gli istituti potranno introdurre una materia che, sono certo, consentirà di salvare la vita a tante persone.

Vincenzo Natale
Presidente SIMEU – Calabria

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