Vibo Emergency Medicine. Collaborazione culturale SIMEU Calabria e ACSA Onlus Nazionale
Si è tenuto il 17 e 18 Dicembre 2010 il I Simposio Nazionale SIMEU (Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza) a Vibo Valentia presso l’Auditorium Scuola Allievi di Polizia, organizzato da SIMEU, con la responsabilità scientifica del Direttivo della Sezione Calabria presieduto da Enzo Natale (Direttore del Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza) e da ACSA – onlus.
In un momento storico della Sanità calabrese assurta negativamente alle cronache dei mass-media come degradata e pericolosa per la salute dei cittadini, hanno partecipato all’evento personalità di primo rilievo del panorama dell’Emergenza-Urgenza nazionale ed europea.
I Presidenti Nazionali della SIMEU (Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza), dell’ACSA (Associazione Interregionale Cardiologi e Specialisti medici Ambulatoriali), dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani), della SIMI (Società Italiana Medicina Interna), della FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), del SIS 118 (Società Italiana Sistemi 118), della SICUT (Società Italiana Chirurgia del Trauma), della FIMEUC (Federazione Italiana Medicina Emergenza Urgenza Catastrofi), il Direttore Generale della Protezione Civile Nazionale, il Coordinatore dell’EUSEM (Società Europea di Medicina d’Emergenza), oltre a Cattedratici e Direttori di Dipartimenti.
Il convegno annuale VIBO Emergency Medicine rappresenta un appuntamento di rilevanza nazionale ormai da dieci anni e ha visto la partecipazione di oltre 900 iscritti, fra medici e infermieri. Costituisce un momento irrinunciabile di aggiornamento e qualificazione professionale del personale operante nei Dipartimenti di Emergenza di tutto il Meridione e ha riscosso nelle precedenti edizioni un successo di pubblico e di opinione.
Nell’edizione appena trascorsa è da rimarcare una interessante iniziativa di collaborazione culturale fra le due società scientifiche, SIMEU Calabria – ACSA-onlus Nazionale.
È particolarmente importante che tali presenze, significative di testimonianza e vicinanza ai Sistemi di Emergenza calabrese e in particolare al progetto di una nuova cultura dell’Emergenza portata avanti dal dr. Enzo Natale, avvengano nonostante il tentativo di discredito che avviene quotidianamente nei confronti della Sanità italiana e calabrese.
I recenti e molteplici casi di errori medici, infezioni o altre malpractice riportano l’attenzione sulle metodologie e sui modelli da seguire per garantire l’appropriatezza e l’efficacia dei percorsi clinico-assistenziali: la clinical governance è unanimemente riconosciuta come lo strumento essenziale per mantenere e assicurare la qualità assistenziale e la sicurezza del paziente.
Nelle due giornate di lavoro è stato possibile confrontare l’esperienza concreta di Strutture Sanitarie operanti in varie parti d’Italia per capire come implementare nella pratica tutti gli strumenti della Clinical Governance e i percorsi clinico-assistenziali e per condividere esperienze, metodologie e modalità organizzative:
• come definire e far utilizzare procedure efficaci per garantire l’appropriatezza delle cure;
• come implementare un efficace modello di Risk Management e di controllo interno;
• quali sono gli ultimi sviluppi normativi in materia di Clinical Governance;
• quali sono gli standard di Accreditamento di Joint Commission e la verifica della reale utilità per la realtà italiana;
• come gestire efficacemente gli eventi avversi e gli errori in Sanità.
Si è esaminato in particolar modo l’errore medico nel contesto della Medicina d’Urgenza. L’errore in Pronto Soccorso è frequente, uno studio recente ha identificato 18 errori commessi ogni 100 pazienti. È ovvio che in Pronto Soccorso possano avvenire errori più frequentemente che in altri reparti: il medico è costretto ad agire rapidamente e ha a disposizione poche e imprecise informazioni sull’anamnesi e sulle condizioni del paziente. Inoltre, spesso, più che del singolo, l’errore è del sistema.
Il problema della sicurezza delle cure e della comunicazione ai cittadini sul rischio clinico è stato affrontato con la partecipazione attiva, in una tavola rotonda, di tutte le componenti: cittadini, pazienti, familiari e operatori. Per arrivare a questo obiettivo è utile preparare una serie di materiali informativi da distribuire negli ospedali e predisporre delle vere e proprie campagne di comunicazione rivolte ai cittadini sul rischio clinico e la sicurezza delle cure. È importante anche la comunicazione dell’errore, che deve avvenire in modo trasparente e onesto. La comunicazione dell’errore, è stato da tutti rimarcato, è un diritto del paziente, un dovere delle organizzazioni sanitarie e rappresenta uno dei principali pilastri su cui costruire un approccio di sistema per la sicurezza dei pazienti e la gestione degli errori in sanità.
I medici partecipanti al progetto VIBO Emergency Medicine, ribellandosi, dicono stop ai giudizi sommari e alle periodiche campagne mediatiche sulla malasanità e malpractice dei dottori. Senza rivendicare impunità o sconti per chi sbaglia, rilevano che soprattutto al Sud sono proprio i camici bianchi le altre vittime di un sistema caratterizzato da arretratezze culturali, tecnologiche, strutturali e di ingerenza di gruppi malavitosi. A tutto questo, anche la buona politica fatica a dare risposte coerenti e incisive.
Dal convegno è emerso che è necessario investire in misure concrete per ridurre il numero di rischi e di errori in ospedale, per far sì che gli utenti-pazienti possano entrare nelle strutture sanitarie senza aver paura di essere vittima di un caso di malasanità e che i medici possano passare più tempo a curare che a gestire cause in tribunale.
I maggiori esperti hanno sottolineato delle raccomandazioni per la prevenzione degli errori nelle procedure che, una volta messe a punto sui singoli aspetti sanitari e organizzativi, possano essere diramate in tutte le ASL e negli ospedali:
• un risk manager in ogni ospedale;
• fondi per la formazione;
• un sistema di certificazione obbligatorio.
Con la fattiva collaborazione delle società scientifiche più rappresentative si è diversificato il programma congressuale e attraverso case study scenario, symposium, role-playing, processi in diretta e corsi interattivi, tutti i relatori hanno stimolato il coinvolgimento del pubblico, rappresentato da professionisti provenienti per oltre il 40% da tutte le regioni italiane, i più numerosi da Campania, Toscana, Molise, Liguria.
I temi esaminati, con la partecipazione attiva del pubblico, hanno seguito l’iter patologico del paziente affetto da sindrome coronarica acuta dalla fase pre-ospedaliera (domicilio, territorio, ecc.) all’arrivo alla Medicina d’Urgenza, alla centralizzazione in Emodinamica e/o Cardiochirurgia. A esso sono state affiancate attività tutoriali consistenti in corsi teorico-pratici di BLSD, PHTC, interpretazione di ECG e riconoscimento ritmi, controllo delle vie aeree, disordini dell’equilibrio acido-base.
Conclusioni e commenti
Il Prof. Ciro Indolfi, Ordinario di Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, presidente del convegno, mettendo in evidenza il successo nella riuscita dell’evento, si è dichiarato entusiasta del progetto di organizzazione dipartimentale dell’Emergenza Urgenza che si sta portando avanti in Meridione condividendo le tematiche e gli obiettivi prefissati che determineranno la crescita e l’affermazione di una nuova Cultura. Ha esortato il Dott. Natale a proseguire in questo percorso maturativo per la personalizzazione della figura del medico dell’emergenza e per la realizzazione dell’area Emergency.
Il Prof. Mario Balzanelli, Direttore del SUEM di Taranto, il Prof. Fedele Clemente Direttore del DEA di Campobasso e il Prof. Diego Paternosto, Direttore del DEA di Caserta, hanno affermato l’importanza del progetto di organizzazione della Medicina d’Urgenza collegata a rete con i Punti di Primo Intervento, con l’operatività di posti letto di Osservazione Breve nella Medicina d’Urgenza: per la stabilizzazione dei pazienti critici e/o per la ulteriore definizione diagnostica dei casi in via di evoluzione. In particolare per i pazienti con dolore toracico, che rappresentano il 20% degli afflussi nel DEA, si potrà trovare l’appropriata valutazione clinico diagnostica identificando quelli a rischio e che maggiormente possono giovare di una precoce diagnosi e terapia evitando ricoveri inutili o dimissioni pericolose.
Il Prof. Nicola Frisina, Ordinario dell’Università di Messina, ha elogiato la qualità dell’impegno profuso per la crescita e l’affermazione di una nuova Cultura dell’Emergenza nel Meridione e la consistenza in termini numerici degli intervenuti, ma soprattutto la vicinanza e la condivisione delle tematiche e degli obiettivi prefissati, danno conforto a proseguire in questo percorso maturativo per la personalizzazione della figura del medico dell’emergenza e per la realizzazione dell’area Emergency. In essa l’integrazione delle varie competenze professionali che ruotano intorno al problema “emergenza”, consente un collegamento funzionale dei vari momenti organizzativi della catena dei soccorsi: è il sistema che ruota intorno al malato e non il malato che vaga nel sistema.
Il Dott. Giuseppe Scopelliti, Governatore della Calabria, ha affermato la sua volontà a dare completa e definitiva attuazione all’importante progetto di una organizzazione dipartimentale dell’emergenza-urgenza che si sta portando avanti nei DEA della regione, dove, tra l’altro, viene esaltata l’importanza della stretta collaborazione tra gli operatori sanitari della fase preospedaliera, gli specialisti ospedalieri e i medici della comunità e ha sottolineato come il “compito della Medicina d’Urgenza è fornire una diagnosi e un trattamento precoce in tutte le condizioni minacciose per la vita”.
Il Prof. Baldo Esposito, Presidente della Fondazione Scientifica “Tommaso Campanella” dell’Università UMG Catanzaro, ha affermato che obiettivo del Progetto VIBO Emergency Medicine è ritrovarci tutti impegnati nell’urgenza-emergenza a parlare un linguaggio comune, ad avere gli stessi comportamenti professionali di elevato livello scientifico. Occorre lavorare per affermare standard di qualità adeguati e per la diffusione di linee guida che garantiscano una organizzazione omogenea su tutto il territorio regionale e nazionale. È ormai incontestabile, come dimostrato dagli stessi illustri relatori, che l’evoluzione logica e naturale dei servizi debba essere il “sistema delle emergenze sanitarie”.
UN MESSAGGIO PER NON MORIRE
Campagna Nazionale di prevenzione delle stragi sulla strada:
Il pomeriggio del 17 Dicembre è stata inaugurata la Giornata promozionale per la cultura della vita, rivolta alla sensibilizzazione sull’uso dell’alcool e droghe per le Scuole, le Associazioni di Volontariato e le Forze dell’Ordine.
Una nuova alleanza scientifica:
SIMEU Calabria – ACSA-onlus Nazionale
Il recente congresso ha visto anche la nascita di una interessante iniziativa di collaborazione culturale fra le due Società Scientifiche, sancita nella sezione Focus-on.
Cerimonieri e testimoni del sodalizio sono stati il Prof. Carmine Macchione e il Dott. Tommaso Diego Voci. Tale scambio culturale ha determinato la trattazione di tematiche nevralgiche e frequenti dei Dipartimenti di Emergenza Urgenza:
– “L’emergenza-urgenza nel soggetto anziano” trattata brillantemente dal Prof. A. Corsonello;
– “Rischio clinico e comunicazione” affrontato dal consigliere nazionale SIMEU Dott. G. Ferrara;
– “La fibrillazione atriale: un disturbo del ritmo frequente in urgenza” a cura del Dott. V. Montemurro;
– “Lo scompenso cardiaco in Medicina d’Urgenza” relazione principe magistralmente tenuta dal Presidente Nazionale ACSA Prof. P. Lentini.
Siamo fiduciosi che tale sinergia scientifica determinerà delle iniziative di crescita e miglioramento professionale per gli associati: la speranza è di fare sentire ciascuno parte attiva della Società. La vicinanza e la condivisione delle tematiche e degli obiettivi prefissati ci danno conforto a proseguire in questo percorso maturativo già intrapreso, dotato di forza, motivazione ed energia. Una strada capace di creare consenso e confronto, per sviluppare percorsi comuni in grado di definire competenze, conoscenze, contenuti scientifici e didattici, adattati alle esperienze e ai limiti della nostra realtà.
Adesso bisogna andare oltre! È da qui che dobbiamo proseguire per dimostrare nei fatti che parlare di etica e formazione significa confrontarsi, sviluppare un concetto di rete, di omogeneità.
Grazie anche al contributo di tutti, dopo il grande successo ottenuto dalla nuova alleanza scientifica SIMEU Calabria – ACSA-onlus Nazionale, è necessario continuare il lavoro di concretezza e fattività dei progetti messi in cantiere. Il nostro impegno è teso a rendere le due Società il punto di incontro di tutti e portare le iniziative congiunte ad avere un ruolo di rilievo nel panorama nazionale. Sulla scia del Progetto Formativo VIBO Emergency Medicine, verrà organizzata entro quest’anno a Roma l’iniziativa culturale ACSA Emergency.
Pietro Lentini
Presidente ACSA-onlus
Vincenzo Natale
Presidente SIMEU – Calabria
Tommaso Diego Voci
Rappresentante Legale e Provider ECM, ACSA-onlus